venerdì 18 settembre 2015

Ottiene la Licenza Edilizia, ma non si ricorda cosa voleva costruire.

Ha del singolare il caso di Lauro Garaglia che pochi giorni fa si è visto  recapitare una missiva dal Comune di Manduria.
Dopo un po di smarrimento iniziale, nel timore che si trattasse della notifica  di una nuova tassa appena istituita, leggendo ha appreso  che la richiesta edilizia da lui presentata nel 1994, "dopo il consueto iter  burocratico, è stata prontamente approvata"
Gioia, gaudio e tripudio del momento iniziale, hanno presto lasciato spazio a smarrimento ed incertezza alla domanda: "per cosa l'avevo chiesta?
..per una nuova casa al mare per la famiglia che si allargava?
..per il garage per l'allora nuova e fiammante Fiat Tempra?
..o per quell'innovativo progetto di attività commerciale sogno della mia gioventù?"
A nulla è valso interpellare la moglie che vagamente ricordava la richiesta ma che ne aveva completamente dimenticato il motivo, o telefonare ai figli, all'epoca appena adolescenti ora trasferiti e residenti fuori nessuno ricorda nulla!


giovedì 3 settembre 2015

Appuntamento diVino

Come ogni anno, si rinnova a fine agosto l'appuntamento con la vendemmia, anticipata rispetto al resto dell'Italia: la vendemmia del Primitivo, che decreta la fine della stagione estiva con la benedizione di San Gregorio, patrono della città che dal 3 settembre riporta tutti a Manduria!
 Spariscono i pedalò dalle spiagge, spariscono i servizi bus dalla litoranea, sparisce la raccolta rifiuti dalle spiagge, spariscono le prime attività al mare, tutta la città si prepara alla vendemmia! Per questo l'estate manduriana a malapena arriva a fine agosto.
 Strepitoso in questi ultimi anni è il successo riscosso dal Primitivo di Manduria, un vino così corposo, dalla tale potenza aromatica, dalla personalità tanto vigorosa, dal carattere talmente prepotente che molti sommelier rifiutano di controbbattere.
Notevole e variegato è anche il bouquet di profumi, ambito da molte spose, talmente ricco che i sommelier, per non trascurare nessuno degli aromi che un solo sorso di Primitivo contiene, procedono ad elencarli in ordine alfabetico, dalla A di “Acacia” fino alla Z di “Zenzero”, passando per la C di "Corbezzoli" alla F di "Ficodindia".
Se da un lato la produzione vinicola manduriana ha raggiunto elevati standard, dall'altro ha mantenuto le tecniche tradizionali.
In passato i contadini si dilettavano a raccogliere i grappoli migliori e a produrre il vino in casa, pigiando personalmente o facendo pigiare gli acini dalla moglie a piedi scalzi, conferendo così al mosto l'inconfondibile  retrogusto di smalto per unghie o di acetone. Anche oggi, come allora, nelle moderne aziende gli acini sono selezionati e classificati secondo il diametro, lucidati ogni mattina da manodopera altamente qualificata, ruotati di 20° al giorno per permettere un'adeguata esposizione al sole e colorirne così la buccia in modo compatto, infine anestetizzati per non farli soffrire, staccati ad uno ad uno dai grappoli, e quindi pigiati a piedi scalzi da 12 vergini danzanti.
 Alcune bottiglie hanno ormai raggiunto un livello qualitativo ed aromatico così straordinario che si vendono solo in profumeria.
Novità di quest'anno sono infatti la confezione spray, già richiestissima e le confezioni mignon vendute nelle caratteristiche boccette con apposito contagocce.
Per ricordare la straordinaria nevicata di Capodanno 2015, verrà lanciata anche una serie di Boule de Neige, bottiglie con palline di polistirolo che galleggiano nel vino per ottenere l'effetto neve, mentre le nostre straordinarie spiagge saranno omaggiate da un inconfondibile tocco di raffinatezza: un veliero in miniatua inserito nelle bottiglie più pregiate.
Ma per chi vuol gustare a prezzi modici il meraviglioso nettare degli dei, non mancano le confezioni più popolari: i bottiglioni da 5 litri, venduti nelle cantine a un prezzo abordabile ed inferiore alla benzina, pur avendo un numero superiore di ottani!
Un binomio imprescindibile quindi: il patrono San Gregorio ed il vino Primitivo, per una partita di  "patrunu e sotta" con una bottiglia di vino “santo” ma che sia “d'annata” !